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Il valore di un traguardo si misura con l'impegno che ci abbiamo messo durante il percorso.

Ma tutto inizia con quel primo passo che alcuni chiamano "coraggio".

​Sei TU il protagonista della TUA vita!

Abbiamo imparato a piangere e a riderci su, abbiamo tentato di controllare il nostro pensiero e abbiamo cercato di comportarci come volevano. Evitare e fuggire ci è sembrata la cosa migliore da fare, quello che potevamo fare... ma le cose non sono cambiate. ​Il problema si è ripresentato, così come il dolore che da sempre lo accompagna e il senso di inadeguatezza che ci portiamo dietro ogni giorno.

Eppure, qualcuno ci dice che possiamo stare meglio e che affrontare il mostro che ci insegue è l'unico modo per uscire dal buio.

Ci sono cose che possiamo cambiare, altre che dobbiamo solo accettare ma, in ogni caso, si parla della nostra vita e abbiamo il dovere di non sprecarla, buttarla via o spogliarla di ogni valore.

Allora serve un po' di tempo e, soprattutto, un po' di spazio. Un luogo che sia solo nostro, nel quale torniamo ad essere protagonisti, impariamo a volerci bene e riportiamo a galla tutte le capacità che abbiamo nascosto in un armadio e che ci fanno sentire padroni della nostra vita. In fin dei conti, serve un po' di coraggio, un primo tentativo nella direzione giusta, un po' di leggerezza.

La relazione terapeutica

​Ogni volta che ci allontaniamo da noi, corriamo il rischio di incontrare qualcuno.  Non è detto che le cose vadano per il verso giusto, ma l'esperienza ci insegna almeno un paio di cose interessanti. La prima è che abbiamo bisogno degli altri e che l'evitamento non può che farci soffrire. La seconda è che, fra le tante persone che vediamo e che ci ronzano intorno, solo alcune diventano speciali ed ecco che si viene a creare un legame, un filo che lega più o meno materialmente la vita di due persone. Fra queste, talvolta rientra il terapeuta, quella persona che abbiamo chiamato in un momento difficile della nostra vita e che ci ha permesso di parlare ma, soprattutto, ci ha ascoltati.

La relazione terapeutica è uno strumento, il più importante e il più prezioso, utile a farci conoscere e a farci aiutare. Un incontro autentico, un luogo in cui possiamo essere noi stessi fino in fondo e leccare le nostre ferite.  Non un mezzo per evadere, ma la strada da percorrere per affrontare il nostro male e ricordarci che in questa "lotta per la sopravvivenza" non siamo soli.

Le paure che non vogliamo

La paura ci ha salvati. Uomini preistorici capaci di riconoscere il pericolo correvano velocemente alla ricerca di un posto sicuro che proteggerli dalla bestia feroce che li stava inseguendo. Ma tutto questo non è bastato e abbiamo appreso paure nuove per oggetti e animali in sé non pericolosi ma capaci di generare in noi uno stato che definiremmo terrore. Il cuore impazzito non ci dà tregua e urlare, scappare e cercare aiuto sembra essere l'unica cosa da fare. Anche le persone sembrano essere un buon motivo per attuare la fuga... e ormai non sappiamo come stare meglio. Ecco allora che diventa necessario qualcuno che ci aiuti e che ci impedisca di fuggire ancora, accompagnandoci nel percorso inverso per dare alla parola paura un nuovo significato.

"Ho trovato il significato della mia vita nell'aiutare gli altri a trovare nella loro vita un significato". (V. Frankl)
 

 

"Un fallimento non è sempre uno sbaglio; potrebbe semplicemente essere il meglio che uno possa fare in certe circostanze. Il vero sbaglio è smettere di provare". (B.F. Skinner)

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/saggezza/frase-14795?f=a:2622>

 

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